Siva è la vecchia fabbrica di vernici nella quale Primo Levi lavorò come chimico per quasi 30 anni, dal 1948 al 1977.

L’autore di “Se questo è un uomo” nutriva un forte attaccamento a Siva, tant’è che quando il famoso scrittore Philip Roth venne a intervistarlo a Torino nel 1986 per il “New York Times Book Review”, Levi lo accompagnò subito allo stabilimento settimese per rispondere alle domande. Siva è un edificio simbolo di memoria, tecnologia e lavoro.
Il 27 gennaio 2019 la Siva è stata riaperta al pubblico. A settembre 2019, termina gli ultimi lavori di adeguamento dopo il successo delle mostre sulla Shoah, sull’allunaggio e sul lavoro nelle fabbriche settimesi, Siva è tornata definitivamente a disposizione della cittadinanza quale luogo di cultura.
Le principali funzioni ospitate nella palazzina recuperata sono:
Memoria: spazi, installazioni e oggetti tesmoniano la figura di Primo Levi direttore tecnico, tra cui si segnala la bilancia Sartorius originale della fabbrica. Il visitatore, inoltre, grazie a tecnologie mulmediali, potrà ascoltare interviste, tesmonianze e video connessi alla figura di Primo Levi
Scienza: Coerentemente con la figura di Primo Levi narratore di fantascienza e tecnologia, ampi spazi sono dedicati all’innovazione e alla scienza, e in particolare alla chimica, attraverso exhibit interattivi, installazioni, attività laboratoriali
Lavoro, innovazione e laboratorio digitale: L’esperienza tecnico-scienfica di Primo Levi è il nesso con la presenza di alcune attività pensate per giovani e studen in parcolare, ma anche per il grande pubblico, le imprese, i professionisti e gli artigiani


All’interno di questo scenario e in continuità con queste funzioni si inserisce il MU-CH | Museo della Chimica, museo interatvo e ad alto contenuto esperienziale dedicato alla chimica e alle STEAM (Science, Technology, Engineering, Art, Mathemacs), inaugurato il 29 giungo 2022.
Nato dalla volontà del Comune di Semo Torinese e di Fondazione ECM, è stato ideato e progettato da Gruppo Pleiadi con l’intento di creare un museo immersivo, dove poter sperimentare con mano la chimica in tutti i suoi aspetti.
Attraverso esperienze visive, sensoriali, ludiche ed emozionali sarà possibile apprendere concetti scientifici complessi e stimolare la creavità e la consapevolezza che la scienza è ovunque. Si tratta infatti di un museo di nuova concezione, dove una delle regole fondamentali è “vietato non toccare”: uno spazio dove poter manipolare, osservare, apprendere e conoscere il mondo che ci circonda in chiave chimica, esplorando le proprie potenzialità grazie alla metodologia hands-on.





